Stili esterni

Tanglang quan (stile della mantide), creato nel 17° secolo sulla base della scuola di Shaolin, è caratterizzato da una veloce successione d’azioni aggressive, coinvolgendo entrambe braccia e gambe.

She quan (stile del serpente) si esegue con una mano conca come la testa del serpente. Con una serie di movimenti che mescola la durezza con la leggerezza, l’esecutore fa apparire l’immagine del serpente ora contorcendosi a modo suo sopra una roccia, ora cacciando fuori la sua lingua biforcuta, ora contorcendosi attorno ad un albero, ora alzando la sua testa per sfidare un nemico che s’avvicina.

Fanzi quan (box con continui attacchi) è costruita su otto principali posizioni nelle quali i colpi sono distribuiti a velocità fulminea. Fu menzionata per la prima volta nel libro delle arti marziali di Qi Jiguang (1528-1587), un famoso generale della Dinastia Ming.

Hou quan (Stile della scimmia) mostra nell’esecuzione delle tecniche “nella mimica e nei movimenti” la rassomiglianza con una scimmia. Per imitare questo spiritoso e malizioso animale, il dimostrante cammina in punta di piedi o saltella con il suo fondo schiena tutto intorno, le spalle rilassate, il corpo teso, le mani ad uncino e gli occhi perfettamente all’erta.